SENZA SERI CONTROLLI SUGLI ATTI DEI COMUNI DEMOCRAZIA ALLA DERIVA

Massima Attenzione circa gli atti posti in essere dal Comune nell’interesse della Comunità Locale



Il Presidente dell’ANAC Raffaele Cantone ha dichiarato che “La norma più criminogena, non come paradosso, ma perché credo che sia così, è la riforma del Titolo V  della Costituzione”. Cantone si riferisce alla riforma del 2001 in relazione alle norme sul federalismo che, tra l’altro hanno abrogato l’art. 130 della Costituzione che prevedeva che “un organo della regione, costituito nei modi stabiliti dalla legge della Repubblica, esercita anche in forma decentrata il controllo di legittimità sugli atti delle province, dei comuni e degli altri enti locali”,
Tale sistema di controllo è stato eliminato senza che fosse sostituito da altro se non il controllo interno degli enti, qualche blando controllo esterno su atti generali e il controllo politico laddove le assemblee sono elettive come il consiglio comunale.
L’assenza di controllo è il motivo del degenerare della spesa pubblica con i fatti di corruzione che purtroppo si moltiplicano e che non vengono però mai fatti rilevare dagli organi interni degli enti. Il che significa che i sistemi di controllo interni non funzionano e non sono una valida prevenzione a fenomeni criminali o di semplice illegittimità dell’atto. Il rispetto della Legge e della procedura è estremante importante perchè è elemento di garanzia e in definitiva di tutela dei diritti individuali e collettivi. Il controllo politico è lasciato alla buona volontà dei singoli, e con i limiti che i partiti politici evitano di farsi la guerra tra loro nel comune intento di saccheggiare le finanze del nostro Paese. Il successo elettorale del Movimento 5 Stelle è senza dubbio da ascrivere anche nel fatto che è l’unico che denuncia i fatti più o meno gravi di malapolitica. Questo quadro drammatico è reso ancora più grave dal fatto che il sistema giudiziario non funziona e sul motivo non si può che concordare con Piercamillo Davigo.
Negli ultimi 25 anni la classe politica, per quanto riguarda in particolare le indagini e i processi in tema di corruzione si è data molto da fare, non per stroncare la corruzione ma per stroncare le indagini e i processi, facendo leggi che impedivano le indagini e azzeravano le prove acquisite e creavano enormi difficoltà. 
Per questi motivi il Movimento 5 Stelle di Brugherio in esecuzione al mandato politico ricevuto dai propri elettori, pone il massimo dell’attenzione circa gli atti posti in essere dal Comune nell’interesse della comunità locale.
In questo contesto si pongono una serie di iniziative di verifica e controllo come quella che ha portato alla presentazione della mozione per la richiesta di sottoposizione al parere della Corte dei Conti del Piano di intervento del Centro insieme al Consigliere comunale Roberto Assi.
Il Movimento 5 Stelle è per sua natura propositivo e pertanto, su specifici temi, non ha problemi a collaborare con le altre forze politiche. Ci si augura che sugli altri temi posti all’attenzione dell’Amministrazione comunale, dopo un sereno confronto, si possa trovare una soluzione comune che abbia sempre come obiettivo la trasparenza e la corretta gestione delle risorse pubbliche.

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