Fuori i soldi dalla politica

Beppe Grillo e il MoVimento 5 Stelle sono pronti a lanciare una raccolta firme per un referendum per l'abolizione dei finanziamenti ai partiti.


Dal post di Beppe vediamo insieme un pò di storia:
Il finanziamento pubblico è illegittimo se si considera ancora la volontà popolare come base di una democrazia. E' già stato abolito nelI'aprile 1993 con il 90,3% di voti favorevoli. Pochi mesi dopo, nel dicembre del 1993, i partiti, per continuare a vivere alle spalle dei cittadini, estesero una legge esistente sui rimborsi elettorali con 47 milioni di euro dati sia nelle politiche del 1994 che del 1996. I partiti, non soddisfatti, provarono ad aumentare il tetto della rapina elettorale con l'introduzione del 4 per mille ai partiti. Il tentativo ovviamente fallì. Chi darebbe i suoi soldi a Mastella, a Casini o a Veltroni con il suo 740?
L'astinenza da euro costrinse i partiti a una legge ad hoc per togliere di mezzo il referendum. I rimborsi, pur cospicui, non bastavano più. Nel 1999 fu reintrodotto senza pudore il finanziamento pubblico per le elezioni politiche, europee e regionali in modiche rate annuali. 193.713.000 euro per ogni legislatura completa per Camera e Senato (i ratei erano interrotti per fine anticipata della legislatura). L'appetito vien mangiando e nel 2002 l’ammontare da erogare, per Camera e Senato viene elevato, senza chiedere alcun permesso ai cittadini contribuenti, da 193.713.000 euro a 468.853.675 euro. Nel 2006, sempre più bulimici, i partiti decidono di darsi il rimborso per i cinque anni di legislatura anche in caso di scioglimento delle Camere. Dalla crisi del governo Prodi del 2008, i partiti percepiscono quindi il doppio dei finanziamenti. Li paghiamo il doppio perché non sono riusciti a portare a termine una legislatura.
Inutile dire che noi del MoVimento 5 Stelle di Brugherio appoggeremo questa iniziativa senza "risparmiarci", i soldi devono restare fuori dalla politica, noi del movimento siamo la prova di come si possa fare politica senza soldi, la partecipazione alla vita pubblica dev'essere un servizio socialeOgni voto al MoVimento 5 Stelle non è costato NULLA ai cittadini e mediamente 40 centesimi ai sostenitori e agli attivisti.
A presto con i dettagli per il referendum.



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