Il Movimento Cinque Stelle di Brugherio appoggia il Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza.
Cos'è il Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza?
E' un Comitato aperto a movimenti sociali territoriali, a tutti i cittadini , alle associazioni, delle forze sociali, sindacali e politiche, al mondo della scuola, alla ricerca e dell’Università, al mondo della cultura e dell’arte, al mondo agricolo, alle comunità laiche e religiose, in due parole a tutti. A tutti coloro che reputano importanti i beni comuni quali l'acqua, il territorio, il patrimonio culturale e naturale e, in genere, tutti quei beni e
servizi pubblici che appartengono alla comunità dei cittadini.
servizi pubblici che appartengono alla comunità dei cittadini.
Scopo del Comitato è quello di consentire ai cittadini di esprimersi sui beni comuni dei quali, alla comunità, non può essere sottratto il godimento e la possibilità di partecipare alla loro gestione.
La gestione di ciò che è riconosciuto come bene comune deve essere attuata nel suo pieno rispetto e con la massima trasparenza; a tal fine il Comitato ripudia qualsiasi forma di illegalità e di illegittimità ad essi collegata.
Il Comitato persegue l’obiettivo di far si che i cittadini siano maggiormente informati e possano di conseguenza valutare con obiettività e coerenza le politiche di gestione dei beni comuni, partecipando in modo attivo alla loro determinazione.
Il Comitato persegue l’obiettivo di far si che i cittadini siano maggiormente informati e possano di conseguenza valutare con obiettività e coerenza le politiche di gestione dei beni comuni, partecipando in modo attivo alla loro determinazione.
Per questo motivo reputiamo che tutti dovrebbero appoggiare e supportare iniziative volte a informare e informarsi. Il primo appuntamento sarà il 30 Settembre con una manifestazione contro la costruzione della PEDEMONTANA:
SOLO GLI ALBERI E L'AGRICOLTURA SENZA
CHIMICA POSSONO SALVARE L'UMANITA' DALLA CATASTROFE
Un albero di media
grandezza cattura 12-14 kg/anno CO2 (la dannosissima Anidride Carbonica)
Un albero di media
grandezza produce 9 kg/anno di ossigeno
Un albero cattura 9
kg/annui di polveri sottili
Un albero abbatte i
rumori
I GRAVI DANNI CAUSATI DAI VEICOLI
Un’auto emette in media 160 g/km CO2
(anidride carbonica)
Un’auto a benzina emette nel suolo e
nell’aria 0,8 microgrammi di pm10 (polveri sottili) ogni km percorso
Un’auto Diesel euro 4 emette circa 25 microgrammi di pm10 (polveri sottili) ogni km percorso
Un camion euro 4 emette 50 microgrammi
di pm10 (polveri sottili) ogni km
percorso
IL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA
Produzione CO2 media cittadino
europeo 10,6 T/anno (considerando tutte
le attività, il riscaldamento, il consumo di energia elettrica, i trasporti
etc)
Un cittadino medio consuma cinque kg
d’aria per ogni kg di cibo o d’acqua, e pochi secondi di mancanza d’aria
esauriscono le sue riserve.
PERCHE’ DOBBIAMO DIFENDERE E SALVARE LE FORESTE E IL TERRENO AGRICOLO?
Precipitazioni medie annue in Brianza
circa 1.050 mm/anno; tale misura è in rapporto ad un mq di terreno agricolo, e
quindi un mm equivale a un litro d’acqua piovana che si deposita sul terreno.
Ogni
mq di terreno asfaltato o cementificato, fa si che l’acqua che cade dal
cielo non penetri negli strati sottostanti per alimentare le falde acquifere
fondamentali per la nostra vita.
Tali dati dimostrano che nonostante
l’ottima piovosità in Brianza le falde acquifere si sono abbassate di mt 20
negli ultimi 15 anni.
Pedemontana e cementificazione destinate ad
erodere ancora di più le aree non
urbanizzate:
L’agro-forestale occupa
circa il 45% della provincia, per una superficie di poco superiore ai
sedicimila ettari. Il grosso è occupato dalle aziende florovivaiste,
concentrate nel Vimercatese, il regno delle piante da giardino. Sono 90 aziende
che danno lavoro a 250 persone. Tra le coltivazioni e gli allevamenti più
caratteristici si possono citare: la patata Kennebeck di Oreno, l’asparago rosa
di Mezzago, il salame Brianza DOP, l’agnello brianzolo, il pollo brianzolo.
I dati di Coldiretti disegnano un panorama non
proprio idilliaco per l’agricoltura. Le 797 aziende della provincia lavorano 9.869
ettari di terra (nel 2000 gli ettari erano 10.690). Anche le possibilità di
espansione sono limitate: restano liberi solo 1.181 ettari per piantare cereali
e ortaggi, 800 in meno rispetto al 2010.
GLI AGRICOLTORI erano 1076 nel 2000, diventati 797 dieci
anni (- 279). Stessa storia per gli allevamenti: 394 nel 2000, 270 nel 2010 (-
124). E si riduce anche il numero dei capi di bestiame: da 9764 mucche e 5.079
maiali del 2000 si è passati a 7375 bovini e 3840 suini nel 2010.
scusate mi pare strano che non sappiate che l'italia ha svenduto la propria agricoltura continentale (lombarda in primis) ai francesi e ai tedeschi in cambio della tutela della pummarola ed olive italiane (che oggi arrivano da Marocco ed Algeria).
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